FRANTOI IPOGEI IN PIETRA LECCESE

Sono tantissimi gli itinerari suggestivi che è possibile visitare durante una vacanza nel Salento, tuttavia, una cosa da vedere assolutamente sono i suoi tradizionali frantoi ipogei in pietra leccese, chiamati in gergo salentino "trappeti".

Questi ambienti, destinati alla produzione ed alla conservazione di olio di oliva, sono in alcuni casi molto antichi, essendo stati ricavati a loro volta da granai o cripte risalenti all’epoca messapica o bizantina; l’evolversi della cultura contadina e commerciale, incentrata in questi luoghi sulla produzione dell’olio di oliva, spinsero infatti la popolazione a cercare il modo migliore per conservare il prodotto più a lungo, preservandolo in ambienti sotterranei a temperatura costante.

Quasi tutti i trappeti sono infatti in pietra leccese o pietra di cursi, dalle naturali proprietà isolanti. Ancora oggi è possibile visitare alcuni di questi incredibili ambienti, che sono stati censiti e restaurati: oggi risultano circa 160 frantoi in tutta la regione.

Dunque se non sapete cosa vedere nel Salento, gli antichi trappeti rappresentano certamente un’affascinante escursione.

Fra i frantoi più suggestivi, vi è quello di Palazzo Granafei a Gallipoli, risalente al XVII secolo e nel quale si possono ammirare gli arnesi dedicati alla produzione di olio per illuminazione;.

Quello di Sternantia, unico visitabile di una rete di frantoi sotterranei collegati fra loro da corridoi è decisamente affacinante, senza neanche tralsaciare il frantoio Caffa di Vernole, risalente al XVI secolo ed in uso fino agli inizi del ‘900.

Infine, nella pittoresca cittadina di Melpignano sono presenti ben sette frantoi. Un altro frantoio che vale certamente la pena di vedere è quello semi-ipogeo di Martignano, inserito all’interno del parco culturale Palmieri.

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